- Responsabili: proff. Andrea Borghini e Gerardo Pastore
- Corsi di Laurea:
- Scienze politiche (L-36)
- Scienze del servizio sociale (L-39)
- Sociologia e Management dei Servizi Sociali (LM-87/88)
Il Progetto Speciale per la Didattica “Liberi di studiare: percorsi didattici sinergici ed esperienze formative alla pari nel contesto del Polo Universitario Penitenziario” si inserisce nel quadro delle attività del Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell’Università di Pisa. Come è noto, il PUP intende configurarsi come un sistema di servizi offerti dall’Università, con la disponibilità dell’Amministrazione penitenziaria, ulteriori o sostitutivi rispetto a quelli normalmente fruibili dagli studenti, proposto in modo strutturale e organizzato sulla base di apposite convenzioni, volto a garantire l’effettiva fruibilità del diritto allo studio universitario e a sostenere il sempre problematico processo di inclusione sociale delle persone in condizione di privazione della libertà.
Il Polo Universitario Penitenziario, grazie all’operato dei Delegati e del Tutor di Ateneo, coordina i seguenti servizi:
- attività di orientamento;
- supporto alla didattica;
- gestione delle pratiche amministrative;
- attività culturali di promozione del progetto.
Gli studenti possono contare sulla possibilità di un confronto diretto con i docenti dell’Università di Pisa e sulla presenza di un tutor dedicato alla gestione di tutti i processi organizzativi, quali ad esempio: le pratiche di immatricolazione, iscrizione e presentazione della domanda di borsa di studio; la definizione del piano di studi; la pianificazione degli esami; la gestione delle autorizzazioni per l’ingresso dei docenti; le procedure per il prestito interbibliotecario.
Nel corso del tempo, in particolare nell’ultimo decennio, il PUP, oltre a garantire una vera e propria offerta formativa strutturata dell’Università di Pisa presso la sede locale della Casa Circondariale di Pisa, ha esteso il suo raggio di azione anche ad altri penitenziari dell’area (Livorno, Porto Azzurro, Volterra, Massa). Attualmente, il numero de gli studenti in condizione di detenzione iscritti a Corsi di Laurea dell’Ateneo di Pisa è pari a 58. Al netto del supporto istituzionale offerto dai vari delegati e dalla presenza, spesso anche su base volontaria, di una tutor, gli studenti del Polo Universitario Penitenziario non hanno la possibilità di condividere la loro esperienza di studio e di confrontarsi “alla pari” con altri studenti. Quindi, nonostante il consolidamento istituzionale dell’esperienza dei Poli Universitari Penitenziari, rimangono ancora esigue le concrete possibilità di incontro tra Università e Carcere, così come restano rari i momenti di scambio e condivisione tra gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea e gli studenti in condizione di detenzione. Si tratta di una condizione che limita fortemente l’esperienza di studio delle persone detenute e spesso rallenta notevolmente le carriere di questi studenti. Con l’intento di muovere oltre queste carenze, il Progetto Speciale per la Didattica “Liberi di studiare: percorsi didattici sinergici ed esperienze formative alla pari nel contesto del Polo Universitario Penitenziario” intende potenziare e costruire nuove occasioni di incontro tra Università e Carcere, sviluppando la dimensione relazionale delle attività di studio e di formazione.
Nello specifico, in continuità con le esperienze precedenti, il progetto mira non soltanto a potenziare l’offerta e la qualità didattica presso il Polo Universitario Penitenziario di Pisa, ma punta altresì a favorire l’incontro tra gli studenti dei nostri Corsi di Laurea e gli studenti sottoposti misure di privazione della libertà, ristretti presso gli istituti penitenziari menzionati o in esecuzione penale esterna. In questo senso, se per gli studenti “liberi” l’adesione al progetto può configurarsi come un’esperienza formativa preziosa, inusuale e originale, per le persone detenute, l’incremento di risorse e delle iniziative può configurarsi come un potenziamento della didattica intramuraria – cui la condizione di detenzione si pone ancora troppo spesso come ostacolo –, incentivando al contempo lo sviluppo della dimensione relazionale del percorso universitario.
A tal fine, si prevedono:
- la selezione di studenti tutor, pensata per incentivare, agevolare e sostenere l’avvio e la prosecuzione del percorso universitario per gli studenti in condizione di detenzione o in esecuzione penale esterna. L’attivazione delle forme di tutorato (a distanza e/o in presenza) ha come obiettivo il potenziamento della rete di tutorato pensata per la progettazione di una didattica inclusiva, rendendosi al contempo una valida opportunità formativa per gli studenti selezionati;
- la progettazione di una modalità didattica innovativa, basata sulla commistione delle classi e sull’incontro nel terreno comune della cultura e della formazione tra gli studenti “esterni”
iscritti ai nostri Corsi di Laurea e coloro sottoposti a misure detentive o di limitazione della libertà. Tale formula è pensabile a partire da alcune ore dedicate a moduli didattici, seminari curati da esperti e/o attività laboratoriali che favoriscano la frequenza congiunta (in presenza e/o a distanza) di studenti detenuti e studenti “esterni”; - la progettazione sinergica, curata dagli studenti tutor selezionati e da coloro in condizione di privazione della libertà di attività seminariali da tenersi presso il Polo Universitario Penitenziario di Pisa anche mediante il ricorso a un’autorizzata piattaforma per la didattica a distanza;
- incontri (a distanza e/o in presenza) tra gli studenti selezionati e studenti del Polo Universitario Penitenziari, specificatamente pensati per la co-elaborazione di articoli da proporre a “Spiragli” Rivista del Polo Universitario della Toscana e/o altre riviste o giornali;
- elaborazione e stampa di dispense didattiche;
- incontri (a distanza e/o in presenza) di presentazione e promozione dell’offerta didattica di Ateneo presso gli istituti penitenziari di Pisa, Livorno, Porto Azzurro, Massa e Volterra, pensati per incentivare l’avvicinamento dell’Università al carcere e viceversa, agevolando l’iscrizione ai Corsi di Laurea, promuovendo la trasversalità dell’offerta formativa di Ateneo e presentando l’esperienza dei Poli e le best practices a essa connesse.
Si precisa che le modalità a distanza saranno organizzate in conformità con le attrezzature e le piattaforme autorizzate dal penitenziario.