Il Corso di Studio è orientato alla formazione di specialisti in grado di analizzare criticamente la dimensione globale dei fenomeni politico-istituzionali, giuridici, economici e sociali; il ruolo delle organizzazioni internazionali, e in particolare il ruolo delle istituzioni europee; nonché le criticità legate al processo di globalizzazione e le nuove linee di tendenza delle relazioni internazionali connesse alle tematiche della sostenibilità dello sviluppo. Il carattere multidisciplinare e la prospettiva del corso, diretta a cogliere la dimensione internazionale e transnazionale dei fenomeni, concorrono alla formazione di profili professionali dotati di strumenti teorici, analitici e di competenze tecniche che consentano di orientarsi nella complessità del panorama internazionale e di contribuire alla definizione di politiche, strategie e attività promosse da istituzioni e organizzazioni pubbliche e private operanti nel campo internazionale.
Il percorso formativo del corso di studio prevede un percorso comune e una specializzazione curriculare. Il corso di studi è strutturato, infatti, in due distinti percorsi curriculari. Ciascun curriculum è a sua volta articolato in 2 itinerari culturali, all’interno dei quali lo studente è chiamato a definire il proprio piano di studi sulla base degli insegnamenti previsti.
L’Area costituisce la comune base interdisciplinare che consente al laureando di acquisire la conoscenza critica di alcune fondamentali dimensioni delle relazioni internazionali. Il corso di “Storia Diplomatica dell’Età Contemporanea” analizza i principali eventi, fenomeni e processi storici del XX e XXI secolo, approfondendone le sottostanti dinamiche economiche, sociali, politiche e culturali e discutendone in maniera critica i principali nodi storiografici e le relative interpretazioni. Il corso di “Pensiero politico nell’era della globalizzazione” intende fornire allo studente una conoscenza critica e approfondita delle principali idee politiche suscitate dai processi di democratizzazione estesi a livello planetario, nonché della reazione ideologica da essi prodotta come, ad esempio, le varie contrapposizioni identitarie alla “civiltà occidentale” e il risorgere dei nazionalismi aggressivi. Il corso di “Tutela internazionale dei diritti umani” mira a fornire agli studenti conoscenze e approccio critico ai meccanismi internazionali di protezione dei diritti umani, a livello globale e regionale (europeo e non solo). All’esame delle procedure in cui i singoli Stati (o organizzazioni internazionali) sono chiamati a render conto del rispetto delle norme internazionali (tra cui, ad esempio, i ricorsi alla Corte europea dei diritti umani), sarà affiancato lo studio degli aspetti essenziali del diritto umanitario e dei meccanismi di responsabilità penale degli individui per la commissione di crimini internazionali. Da ultimo, alcuni cenni saranno dedicati alla transitional justice in paesi afflitti da conflitti interni e violazioni sistematiche dei diritti umani. Lo studente, infine, approfondisce lo studio delle lingue europee (inglese, francese, spagnolo, tedesco) e di una tra le lingue extraeuropee erogate dal CdS, come l’arabo e il russo. Lo studente acquisirà le conoscenze necessarie per analizzare e interpretare in chiave critica le dinamiche di natura storico-politica, culturale e istituzionale alla base del processo di integrazione europea e del processo di globalizzazione.
L’Area Interdisciplinare comune comprende inoltre i crediti assegnati agli esami a Libera Scelta dello Studente, alle Abilità Informatiche, alle Attività di tirocinio e workshop e alla prova finale.
Tutti gli studenti acquisiranno la conoscenza approfondita del sistema politico dell’Unione Europea, del suo assetto interno e delle principali problematiche legate al posizionamento della UE nello scacchiere internazionale. Tramite lezioni frontali, la partecipazione a esercitazioni teorico pratiche e a seminari e convegni, lo studente approfondirà in seguito la conoscenza di ulteriori discipline storico-politiche, politologiche, giuridiche ed economiche in relazione all’itinerario scelto.
Il corso comune di “Sistema politico dell’Unione Europea e Internazionale” fornirà una panoramica approfondita del sistema politico dell’Unione Europea e delle connessioni internazionali dei partiti politici. Nel dettaglio, dopo aver presentato le dinamiche che hanno caratterizzato la formazione dell’Unione Europea e le caratteristiche delle quattro istituzioni principali (Commissione, Parlamento Europeo, Consiglio Europeo e Consiglio dell’Unione Europea) si passerà ad analizzare il nesso tra la politica partitica e la politica internazionale. Successivamente saranno presentate le composizioni e le funzioni dei gruppi politici nel parlamento europeo. Si analizzeranno inoltre le composizioni e le funzioni dei partiti politici europei. Infine saranno presentate le composizioni e le funzioni delle fondazioni politiche europee e i rapporti internazionali tra quest’ultime e le fondazioni politiche nazionali.
Il corso comune “Le Relazioni Esterne dell’Unione Europea” si propone di trattare sotto il profilo giuridico i seguenti argomenti: gli obiettivi e i principi su cui si fonda l’azione esterna dell’UE (rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e dei valori dell’UE), la personalità internazionale dell’UE, la capacità di concludere accordi internazionali, il diritto di legazione attivo e passivo, il ruolo delle delegazioni dell’Unione e del Servizio europeo per l’azione esterna nei rapporti con gli Stati terzi; il ruolo di rappresentanti esterni dell’UE svolto dall’Alto Rappresentante dell’Unione europea e dal Presidente del Consiglio europeo e dalla Commissione europea; i tipi di accordi internazionali che l’UE può concludere a seconda delle sue competenze che esercita, gli effetti diretti dei Trattati conclusi dall’UE all’interno dell’ordinamento dell’UE; le competenze della Corte di Giustizia di emanare pareri sulla compatibilità degli accordi che l’UE intende concludere con Stati terzi o organizzazioni internazionali. Il corso esamina inoltre la procedura per la conclusione degli accordi internazionali. Nella seconda parte il corso sviscera la politica di vicinato dell’UE nei rapporti con i vicini ad est e a ovest, la politica commerciale e sugli investimenti esteri diretti, la politica estera e di sicurezza dell’UE con particolare riguardo alle misure restrittive dell’UE; infine, si accenna alla politica di cooperazione allo sviluppo.
Itinerario – Assetti interni dell’Unione Europea
Nell’itinerario dedicato specificamente agli assetti interni dell’Unione Europea, il corso di “L’Unione Europea e la gestione delle emergenze” corso è rivolto a comprendere come l’Unione Europea affronti l’emergenza del cambiamento climatico e promuova la transizione verde sia sul piano esterno che su quello interno. Il corso esaminerà anche quali sono gli effetti della interpretazione della Corte di Giustizia europea delle norme applicabili. Una parte del corso fornirà un quadro delle misure che l’UE può adottare in relazione ad altri tipi di emergenze; in particolare, alcune lezioni saranno dedicate ai poteri dell’UE in materia di intervento umanitario e meccanismo di protezione civile in occasione di conflitti armati o di disastri naturali. Infine, il corso si occuperà delle misure prese dall’UE per supportare la ripresa negli Stati membri le cui crescita è stata pesantemente ridotta a causa di un’altra emergenza, quella dovuta alla pandemia causata dal Covid-19. Il corso di “Le relazioni europee con Russia e spazio post sovietico” intende ricostruire e analizzare i rapporti tra i paesi dell’Unione europea, la Federazione russa e gli altri Stati dello spazio post sovietico tra il 1993 e il 2014 alla luce dei cambiamenti politici, economici e sociali sopravvenuti nel sistema internazionale dopo la fine della guerra fredda. Il corso di “Economia Pubblica europea” avrà a oggetto alcuni temi di finanza pubblica rilevanti per il processo di unificazione europea, in particolare il federalismo fiscale, il coordinamento delle politiche fiscali degli stati membri (patto di stabilità), i principi di tassazione internazionale con la relativa tematica della concorrenza fiscale e infine le politiche europee per il welfare, per la tutela della concorrenza e per i servizi di pubblica utilità. Il corso di “Storia politico-istituzionale delle cittadinanze d’Europa E Delle Americhe” si pone l’obbiettivo di offrire un’analisi critica ai processi di costruzione della cittadinanza nelle sue diverse categorie di inclusione e di esclusione, ripercorrendone le differenti forme istituzionali, normative e di prassi, in ottica diacronica e comparativa, secondo le più recenti linee di indagine storiografica e dei citizenship studies. Evoluzione e ruolo dei ceti dirigenti; estensione dei diritti politici e rappresentativi; rivoluzioni e affermazione delle identità nazionali; processi di colonizzazione e decolonizzazione; movimenti per i diritti civili e d’emancipazione; meccanismi di naturalizzazione e denaturalizzazione, saranno solo alcuni dei temi che verranno affrontati all’insegna di una “storia delle cittadinanza” in via empirica, riflettendo sulla loro variazione, obsolescenza, influenza sulle attuali controversie in materia. Il corso di “Diritto Pubblico Comparato delle Democrazie Europee” avrà a oggetto lo studio delle dinamiche istituzionali e politiche dei principali Stati europei attraverso un approccio di tipo politico-costituzionale finalizzato alla comprensione dei principi e degli istituti caratterizzanti ogni singola esperienza trattata.
Itinerario – Unione Europea e la sfida delle migrazioni
Nell’itinerario dedicato specificamente all’Unione Europea e la sfida delle migrazioni, il corso di “Diritto Internazionale ed Europeo dell’Immigrazione” intende analizzare le regole internazionali e dell’UE che gli Stati europei devono rispettare nel regolare ingresso, soggiorno e trattamento dei cittadini stranieri. Inoltre, saranno evidenziati i riflessi derivanti dalla natura transnazionale del fenomeno sull’elaborazione di regole e politiche concernenti i rapporti con gli Stati terzi, al fine di comprendere se gli Stati europei e l’UE siano affrontando i fenomeni migratori in coerenza con i principi e i valori di fondo espressi dal diritto internazionale e dai trattati istitutivi dell’UE (inclusa la Carta dei diritti fondamentali). Il corso di “Mobilità e Migrazioni nella Storia Contemporanea dell’Europa e del Mediterraneo” analizza e reinterpreta il tema delle migrazioni attraverso la lente dei movimenti volontari e forzati di popolazione, svelando l’intima connessione esistente tra i grandi fenomeni di mobilità umana e i principali processi e fatti storici del XX e XXI secolo. Il corso di “Economia e Popolazione” approfondisce le cause e le conseguenze economiche dei cambiamenti demografici in un’ottica internazionale. Fra le conseguenze il corso si concentra sugli effetti economici dell’immigrazione, gli oneri pensionistici dell’invecchiamento della popolazione, e sulle conseguenze della crescita della popolazione sullo sviluppo economico. Il corso esamina anche le cause economiche di alcuni comportamenti demografici come la fecondità, il matrimonio, le migrazioni e l’offerta di lavoro. Il corso di “Istituzioni post-nazionali: cosmopolitismo e appartenenza politica” ha l’obiettivo di approfondire la dimensione teorico politica e filosofico politica legata allo sviluppo dello spazio europeo, con particolare riferimento ai due assetti portanti della cittadinanza moderna: la sua capacità di integrazione interna e quella di espansione all’esterno dello stato, in direzione tanto sovranazionale, quanto transnazionale. In tal senso, il corso prenderà in considerazione le teorie che hanno tentato di interpretare queste potenti trasformazioni del nostro tempo, all’interno delle quali si confrontano cosmopolitismo e antiche appartenenze statali. Inoltre scopo del corso sarà porre a tema da un lato l’estensione dei diritti ai soggetti privi del tradizionale status dell’appartenenza nazionale (stranieri, migranti, apolidi), dall’altro il ripensamento complessivo dello spazio politico, in vista di un superamento del concetto classico di appartenenza statale. In tal senso, il corso affronterà anche il difficile problema della ‘costituzionalizzazione’ dello spazio politico europeo, tentando al contempo di mettere in luce i problemi e le tensioni legate alla trasformazione in senso sovrastatuale del potere politico e della sovranità dei moderni. Il corso di “Migrazioni internazionali e trasformazioni sociali” offre una panoramica sul tema delle migrazioni e della mobilità internazionale con particolare riferimento alle dinamiche in atto nello spazio europeo. Di questo fenomeno approfondisce i principali quadri teorici esplicativi e le più significative fenomenologie relative ai processi di integrazione sociale e lavorativa nei paesi di destinazione, alle relazioni con le comunità di origine, alla nascita di nuove socialità transnazionali.
Tutti gli studenti acquisiranno la conoscenza approfondita dei processi economici di livello internazionale e delle dinamiche politico-istituzionali del continente Asiatico e di quello Africano. Tramite lezioni frontali, la partecipazione a esercitazioni teorico pratiche e a seminari e convegni, lo studente approfondirà in seguito la conoscenza di ulteriori discipline storico-politiche, politologiche, giuridiche ed economiche in relazione all’itinerario scelto.
Il corso comune di “Economia Politica Internazionale” avrà ad oggetto teorie e applicazioni empiriche riguardanti le motivazioni, la forma e gli effetti del commercio internazionale. Saranno inoltre trattati i seguenti argomenti: internazionalizzazione delle imprese, politiche commerciali e bilancia dei pagamenti.
Il corso comune di “Equilibri Politici e Istituzionali dell’Asia e dell’Africa nell’era della Globalizzazione” avrà ad oggetto il processo di globalizzazione che ha determinato la nascita di nuovi attori politici (statali e non) in Asia e Africa, che hanno riconfigurato il sistema delle relazioni internazionali e gli equilibri geopolitici. Particolare attenzione saranno dedicati all’Islamismo radicale e alla Repubblica Popolare Cinese.
Itinerario – Processi di globalizzazione
Nell’itinerario dedicato specificamente ai processi di Globalizzazione, il corso di “Poteri pubblici, mercati e globalizzazione” avrà ad oggetto il ruolo che giocano nell’economia i poteri pubblici. La parte generale del Corso è dedicata all’esame della “nuova costituzione economica” nella prospettiva dell’integrazione europea (disciplina nazionale del mercato e della concorrenza, servizi pubblici, privatizzazioni, intervento pubblico diretto e indiretto e politiche eurounitarie), della globalizzazione dei mercati e delle relative criticità. La parte speciale sarà dedicata allo studio di settori specifici dell’economia , quale il controllo della finanza pubblica e l’integrazione tra finanza pubblica e privata, con particolare riferimento all’impatto del Programma Next Generation EU nell’ottica dei diritti delle generazioni future e del principio di sostenibilità economica, sociale e territoriale. Il corso di “Globalizzazione: Movimenti Sociali e Attori Transnazionali” introdurrà alle teorie e ai concetti che legano il processo di globalizzazione alla società civile e ai movimenti sociali. Il corso consiste di tre parti. Nella prima si chiariranno gli aspetti principali della globalizzazione insistendo sulle dimensioni politiche, economiche e culturali (comunicative). Nella seconda, gli studenti prenderanno conoscenza delle modalità di costruzione globale della società civile e dei movimenti che accompagnano il processo di globalizzazione. Mentre nella terza, si introdurrà all’analisi degli impatti dei processi di globalizzazione sulle forme di mobilitazione al livello nazionale con particolare riferimento all’area del sud Europa. Il corso di “Economia della Globalizzazione” ha a oggetto i principali fenomeni legati alla globalizzazione dei mercati. Si tratteranno temi relativi all’emergenza e alla governance delle catene globali del valore, il ruolo delle imprese multinazionali e quello delle tecnologie che permettono l’internazionalizzazione delle attivita’ economiche. Il corso di “Storia della Globalizzazione” ha ad oggetto le trasformazioni che ha conosciuto il processo di globalizzazione, la cui data di origine si fa risalire alla fine degli anni Settanta del Novecento e all’avvio del processo di liberalizzazione dei capitali. Esamina poi gli effetti generati da tale processo in relazione alla finanziarizzazione, alla delocalizzazione produttiva e agli spostamenti di forza lavoro. Un posto centrale hanno l’ingresso della Cina nel Wto, nel 2001, l’affermarsi di vari regionalismi interni alla globalizzazione e, soprattutto, le crisi che hanno caratterizzato tale globalizzazione, a partire dalla metà degli anni Novanta fino al 2011. Il corso si sofferma anche sulla recente fase inflazionistica generata dalla pandemia e della guerra per comprendere quali potranno essere gli assetti futuri. Il corso di “Sociologia della globalizzazione e del mutamento” avrà per oggetto l’analisi dei processi di globalizzazione da una prospettiva sociologica nel quadro di una più ampia problematizzazione dei percorsi di mutamento delle società contemporanee. Al fine di inquadrare complessivamente le dinamiche di inclusione e di esclusione sociale che operano in un mondo globalizzato e in costante divenire, si presterà particolare attenzione alla globalizzazione come processo multidimensionale che invita a considerare aspetti storici, sociali, culturali, politici ed economici.
Itinerario – Sviluppo sostenibile
Nell’itinerario dedicato specificamente ai temi della Sostenibilità dello Sviluppo, il corso di “Tutela internazionale dell’ambiente e sviluppo sostenibile” mira a fornire agli studenti una conoscenza degli strumenti giuridici di cui dispongono gli Stati, insieme ad altri attori internazionali, per far fronte ai rischi ambientali globali, evidenziando, in particolare, le principali interconnessioni tra le dinamiche ambientali, sociali ed economiche che hanno portato all’elaborazione del concetto di sviluppo sostenibile. Il corso di “Politica e Politiche per la Sostenibilità dello Sviluppo” affronta, in prospettiva comparata, le principali dinamiche politico-istituzionali alla base delle scelte di policy compiute dalle democrazie europee, con riferimento specifico ai temi della sostenibilità dello sviluppo. Il corso di “Economia dell’Ambiente e delle Risorse Naturali” si divide in due aree tematiche: la prima presenta un’analisi economica del problema dell’inquinamento ambientale, degli strumenti per ridurlo e delle metodologie di valutazione dell’ambiente; la seconda avrà ad oggetto il concetto di sostenibilità ed uno studio generale relativo allo sfruttamento ottimale delle risorse naturali esauribili e rigenerabili con approfondimenti specifici su alcune tipologie. Il corso di “Teorie dello Sviluppo nel pensiero economico” propone alcune delle teorie economiche che hanno affrontato il tema dello sviluppo economico, approfondendo le dinamiche storiche di alcuni casi nazionali, dal secondo dopoguerra ad oggi. Il corso di Geografia Regionale: processi economici e sostenibilità” indaga le tematiche territoriali delle “regioni turistiche” caratterizzate da indiscussi benefici economici legati alla mobilità delle persone, ma ugualmente da impatti in chiave ambientale, sociale e culturale, connessi alla forte pressione turistica che impone oggi una riflessione sul rapporto turismo e regionalizzazione.